Le Liste Civiche chiedono un’altra commissione d’inchiesta. Questa volta sul Teatro Bucci

Le Liste Civiche chiedono un’altra commissione d’inchiesta. Questa volta sul Teatro Bucci

Dopo il caso della palestra che dovrebbe sorgere a nord della città, le Liste Civiche Sangiovannesi chiedono una commissione d’inchiesta anche sull’ex teatro Bucci, parlando di “sprechi” e di progetti al ribasso. ” Dilapidando nel calderone altri tre milioni di euro del PNRR, augurandoci di non avere brutte sorprese, l’amministrazione comunale intende portare a conclusione i lavori dell’ex cinema – hanno sottolineato i civici – Sia chiaro, far sì che la città torni ad avere un teatro di livello è un elemento al quale nessuno si può sottrarre, ma non è questo il punto. L’utilizzo di milioni e milioni di euro per arrivare ad aprire una struttura che sarà dimezzata rispetto al progetto iniziale, apre dubbi più che giustificati su quello che sarà la sua attrattiva e pone seri interrogativi su chi ha svolto le attività progettuali e su chi doveva vigilare e sovraintendere”.

“Vogliamo creare l’ennesimo, costoso, scatolone vuoto in stile Palomar? Con eventi ad hoc per garantire lo stipendio alle solite associazioni o attività degli amici degli amici? – Si è chiesto il gruppo di opposizione – A quanto ammonteranno poi le spese di gestione annuali quando si inizierà ad utilizzarlo ? Due conti qualcuno li avrà fatti? Questo tipo di interventi necessiterebbero di veri e propri piani di sviluppo per evitare che si traducano in ulteriori, giganteschi, buchi di bilancio. Temiamo che l’amministrazione si stia facendo guidare da una spiccata frenesia da campagna elettorale e che tutto sia lecito pur di guadagnare un po’ di visibilità. Anche a rischio di infilare il futuro del bilancio cittadino in un vicolo cieco”.

“Per pianificare il futuro di una struttura come l’ex Bucci – ha aggiunto il movimento civico – dovremmo prima partire dal chiarire le responsabilità per i suoi lunghi anni di chiusura e su come le risorse siano state fino ad oggi impiegate. Per fare chiarezza occorre quindi una commissione speciale d’inchiesta, prevista dal regolamento del consiglio comunale, che permetta di fare luce sul passato più o meno recente, accertare eventuali responsabilità progettuali e mancanza di controllo da parte di chi avrebbe dovuto. Chissà se la Giunta Pd a guida Valentina Vadi avrà il coraggio della verità”.

Sulla palestra a nord della città le Liste Civiche Sangiovannesi chiedono una commissione d’inchiesta

Sulla palestra a nord della città le Liste Civiche Sangiovannesi chiedono una commissione d’inchiesta

Nel corso dell’ultimo consiglio comunale di San Giovanni l’assessore ai lavori pubblici Francesco Pellegrini ha fatto il punto della situazione sulla palestra che dovrebbe sorgere nell’area a nord della città.

“Dopo mesi di risposte evasive e di scuse, finalmente l’amministrazione comunale esce allo scoperto: la struttura sportiva non si farà prima del 2026 – hanno tuonato le liste civiche – In barba alle affermazioni del sindaco Vadi che poche settimane fa gridava stizzita: “L’importante è farla entro il 2025! Ora emerge, come dichiarato anche dall’assessore Pellegrini, che sarà necessaria una nuova convenzione con la Provincia, l’ennesima”.

Come hanno sottolineato i civici, i termini per la sua costruzione adesso slittano al 2026. “Venti anni dopo la stipula della prima convenzione che metteva a disposizione più di 500.000 euro al Comune di San Giovanni. Soldi dei quali si sono perse le tracce! Un importo che, qualora esista sempre, peraltro non sarà minimamente sufficiente a coprire le spese di costruzione.

Adesso basta! Abbiamo il diritto (insieme a tutti i sangiovannesi) di conoscere le vere motivazioni di questi ritardi e di tutti questi balletti davvero imbarazzanti. Questo è ormai un caso da Corte dei Conti, altroché! Per questo – ha annunciato la minoranza – ripresenteremo una richiesta per una commissione speciale di inchiesta che possa finalmente fare chiarezza su questo scandalo amministrativo. Ci auguriamo che la maggioranza Pd non voglia ancora una volta nascondersi, piuttosto che rendersi disponibile alla ricerca della verità”.

Al cimitero del capoluogo condizioni ben oltre il limite del decoro

Al cimitero del capoluogo condizioni ben oltre il limite del decoro

Riflettori puntati sul cimitero del capoluogo. Le Liste Civiche Sagiovannesi, a seguito di una serie di sopralluoghi effettuati da membri del gruppo consiliare, hanno presentato un’interrogazione alla giunta Vadi. I civici si sono mossi dopo alcune
segnalazioni ricevute dai cittadini. “Segnalazioni – hanno spiegato – che sono risultate più che giustificate e riflettono a volte condizioni ben oltre il limite del decoro”.


Il movimento civico ha evidenziato incuria e ritardi nella cura del verde e  problematiche strutturali, di sicurezza e di decoro che necessitano di interventi manutentivi ordinari e straordinari assolutamente urgenti.

“In particolare, si fa riferimento a parti dei circuiti elettrici a vista e con fili scoperti, presenza di notevoli quantità di guano nei pavimenti; loculi aperti (alcuni utilizzati come magazzini di materiale edile), transenne, parti di ponteggi e materiale edile di fatto abbondonati; vistose perdite pluviali nei soffitti dove lo stato del cemento armato evidenza criticità notevoli; la presenza di un nido di calabroni mai rimosso e parti crollate di un soffitto con ancora i residui a terra. E ancora – hanno aggiunto – pluviali danneggiati, livelli generali di pulizia degli ambienti inadeguati, oltre a altre criticità che portano ad un quadro complessivo non degno di un luogo di commiato come il cimitero comunale”.


I civici hanno poi riportato ulteriori segnalazioni in merito allo stato del manto stradale che porta al camposanto, dove si registra una notevole usura del manto stesso e la presenza di innumerevoli buche e avvallamenti che rendono il transito veicolare non sicuro, soprattutto in caso di pioggia.

Alla luce di questo hanno chiesto al sindaco Vadi se è stata fatta un’analisi delle varie problematiche, in che maniera vengono raccolte e gestite le segnalazioni di cittadini riguardo al camposanto, se esiste un piano di manutenzioni ordinarie e straordinarie, l’eventuale finanziamento e se c’è un cronoprogramma dettagliato degli interventi. Le liste civiche hanno poi chiesto se esiste un rendiconto dei lavori fatti negli ultimi 48 mesi al cimitero comunale e quando sarà effettuata la manutenzione definitiva dei manti stradali che collegano il cimitero alle altre parti della città.

Piano triennale delle opere pubbliche, le Liste Civiche: “privo di prospettiva e incapace di creare vere opportunità di sviluppo”

Piano triennale delle opere pubbliche, le Liste Civiche: “privo di prospettiva e incapace di creare vere opportunità di sviluppo”

Hanno parlato di una quadro insufficiente, con uno spreco di risorse europee le liste civiche sangiovannesi, commentando il bilancio di previsione e il piano triennale delle opere pubbliche che è stato presentato dall’assessore Francesco Pellegrini durante l’ultimo consiglio comunale di San Giovanni Valdarno, che si è tenuto il 16 marzo scorso.

Aldilà degli inopportuni toni trionfalistici della maggioranza, peraltro presentando uno dei bilanci più “poveri” del Valdarno – hanno detto i civici – il provvedimento si regge quasi esclusivamente su progetti legati al PNRR e su ristori ambientali. E anche sui finanziamenti europei farà il minimo indispensabile, specie se confrontiamo gli interventi effettuati e progettati nei comuni limitrofi”.

Secondo la minoranza, i fondi del Piano Nazionale di ripresa e resilienza non sono stati sfruttati per consentire alla città una ripartenza ed uno sviluppo, ma per un piano di emergenza, in modo da continuare a bruciare risorse in quella che è stata definita “la fornace della incompetenza amministrativa del Partito Democratico”.

“Un esempio su tutti è lo sperpero di altri milioni di euro, dopo decenni di sprechi di denaro e risorse pubbliche, per il completamento del Teatro Bucci. Di fatto – hanno sottolineato i rappresentanti dell’opposizione – nessuna nuova opportunità per la comunità, ma solo una toppa per ciò che non è stato fatto nonostante ingenti spese già effettuate in 15 anni”.

Ci sono poi i ristori ambientali.

“Sarebbe stato curioso se a San Giovanni non fossero stati riconosciuti indennizzi per il passaggio della terza corsia autostradale o per le terre delle TAV – hanno aggiunto – Se si chiamano ristori vuol dire che ripagano un danno, ed il danno deve essere quindi indennizzato. È curioso invece che uno di questi ristori, cioè la passerella ciclopedonale sull’Arno legata al passaggio della terza corsia, di fatto realizza quanto richiesto da una petizione popolare di qualche anno fa, da noi organizzata e fortemente osteggiata dall’attuale Sindaco Vadi, allora consigliere regionale e segretario comunale del PD. Venivamo tacciati di populismo solo per avere avuto una chiara visione su un’opportunità di sviluppo per la nostra città”.

Le liste civiche sangiovannesi hanno poi affrontato il tema delle spese correnti: “La carenza di manutenzione ordinaria e lo stato di incuria al limite del degrado di molte zone della città sono la cartina di tornasole dell’incapacità di chi amministra la nostra città – hanno spiegato – Insomma, un bilancio privo di una prospettiva ed incapace di creare vere opportunità di sviluppo per la città. Senza dimenticare che nei prossimi anni torneranno i vincoli del patto di stabilità, che proprio in questi mesi è in discussione negli organismi economici dell’Unione Europea. Nel frattempo, i cantieri cittadini sono al palo, tra progetti mai avviati e cantieri fermi”.

“Quando si passa dagli slogan alla sostanza – hanno proseguito – questa amministrazione manifesta tutti i propri limiti e infatti la lista di opere ferme, incomplete o mai partite è ormai lunga: Il Teatro Bucci, il degrado dello Stadio “Virgilio Fedini”, le condizioni critiche dell’asfalto in molte zone della città, la precarietà dell’illuminazione pubblica, le risorse della Provincia ancora bloccate per la Palestra mai iniziata, lo stato di degrado degli istituti scolastici…..e potremmo andare avanti all’infinito”.

“La giunta municipale inizi a dare risposte concrete ai bisogni dei sangiovannesi, e la smetta di vivere arroccata dentro “Palomar”, impegnata in presentazioni di libri e di iniziative culturali autoreferenziali – hanno concluso i civici – Si sporchino le mani e ascoltino le esigenze dei cittadini , altrimenti la loro incapacità condannerà San Giovanni ad essere per i prossimi cinquant’anni la periferia desolata del Valdarno”.

Nessuno fa più manutenzione sulle strade?

Nessuno fa più manutenzione sulle strade?

“Se il Sindaco Vadi avesse fatto sistemare una strada ogni volta che ha tagliato nastri e presentato libri a Palomar avremmo l’asfalto degno di un circuito di formula uno”.

Le liste civiche sangiovannesi hanno chiamato in causa l’amministrazione comunale per le condizioni in cu versano alcune arterie cittadine, in primis via Spartaco Lavagnini. I civici hanno ricordato che il 7 marzo scorso la consigliera Naldini aveva presentato, dietro segnalazione di alcuni cittadini, una interrogazione in merito allo stato del manto stradale di via Lavagnini, segnalando che le ‘buche’ al passaggio continuo di alcuni mezzi pesanti provocavano, oltre al rumore, vibrazioni che facevano sobbalzare i residenti della zona e le loro abitazioni.

“Nella replica l’assessore Pellegrini, oltre a promettere interventi strutturali definitivi, si impegnò nel breve termine a piccoli interventi che avrebbero almeno mitigato i disagi richiamati dalla nostra interrogazione -ha detto il gruppo di minoranza – Ebbene, nelle ultime ore diverse segnalazioni ci confermano che i piccoli interventi provvisori promessi pubblicamente da Pellegrini non stati affatto realizzati ed i residenti ci hanno contattato nuovamente. Ci arrivano poi altre segnalazioni in ordine al manto stradale disastrato nelle strade che circondano il cimitero comunale. Invitiamo di nuovo l’amministrazione ad occuparsi della manutenzione ordinaria della città, sono inutili i grandi proclami se non ci si occupa dei disagi che quotidianamente i cittadini sono costretto a vivere”, hanno concluso le Liste Civiche.

“Viale Gramsci: intervento costoso e inutile”. L’attacco delle Liste Civiche Sangiovannesi

“Viale Gramsci: intervento costoso e inutile”. L’attacco delle Liste Civiche Sangiovannesi

E’ stato definito un intervento “costoso e inutile” quello legato alla riqualificazione di viale Gramsci a San Giovanni. L’intervento è partito ormai da qualche settimana, ma il gruppo di opposizione semina criticità, non prima di aver ricordato le principali problematiche di questa arteria, che presenta un traffico molto intenso in certi momenti della giornata, rendendo la strada una delle più pericolose della città. “Per anni abbiamo interrogato le amministrazioni targate Pd sulla necessità di mitigazione della velocità delle autovetture e sulla presenza maggiore della polizia municipale. Nel frattempo tantissimi incidenti , alcuni dei quali mortali”, ha spiegato il movimento civico, che è poi partito all’attacco sui lavori in corso.

“L’amministrazione ha utilizzato ben 800.000 euro provenienti dai ristori per le terre di scavo – ha spiegato la minoranza -. È curioso notare come si utilizzino questi soldi  in un intervento come quello di viale Gramsci e negli stessi mesi si accendano nuovi mutui, e quindi nuovo debito, per 1 milione di euro per le asfaltature parziali di alcune arterie cittadine. Non si capisce con che logica si programmino gli interventi e si diano le priorità. E soprattutto non si capisce quale sia la strategia dell’amministrazione in ordine alla mobilità cittadina”. Le liste civiche, a tal proposito, hanno ricordato il famoso piano urbano del traffico. “Fu bloccato dalla nostra ferma opposizione nella precedente consiliatura.

L’ attuale sindaco a quei tempi era la segretaria cittadina del Pd, adesso cosa ha intenzione di fare? – Si sono chiesti i civici –  Certo è che se in consiglio comunale qualcuno della maggioranza ha detto orgogliosamente che:”Andremo in bici incontro al futuro” qualche dubbio inizia a venire”.

Scuola del Doccio: quando finiranno i lavori esterni?

Scuola del Doccio: quando finiranno i lavori esterni?

Sono passati quasi 5 anni che il plesso del Doccio è più o meno inagibile. Un disservizio che oltre a colpire in maniera particolare il quartiere Oltrarno ha avuto ripercussioni anche su altri plessi cittadini, con la materna del Doccio spostata in un altro quartiere”. Questa mattina il consigliere delle liste civiche sangiovannesi è intervenuto in merito alla riqualificazione della scuola dell’Oltrarno, che deve essere ancora completata nella parte esterna.


Nonostante l’inaugurazione frettolosa dello scorso settembre, di certo spinta da esigenze elettorali, con una passerella completa di amministratori locali e regionali – hanno detto i civici – i bambini ed il corpo docente devono subire ancora disagi assolutamente inaccettabili. La quasi totalità dei giardini esterni sono ancora un cantiere aperto che rende di fatto impossibile una sufficiente attività didattica all’aperto di tutti i bambini presenti nel plesso.


Quale è lo stato attuale dei giardini e soprattutto quando è che il plesso sarà pienamente disponibile? La risposta che abbiano ricevuto dall’ assessore Pellegrini, che ha parlato di un nuovo cantiere con una nuova ditta, è la cartina di tornasole dell’incapacità della giunta Vadi di portare a termine qualsivoglia intervento nei tempi prestabiliti – ha concluso la minoranza – Sarà un caso, sarà sfortuna… Noi invece, come molti cittadini, pensiamo che siamo di fronte alla solita incapacità programmatica e di controllo dei lavoro pubblici dimostrata da chi in 5 anni non è riuscito ancora a ridare una scuola completa nella sue strutture ad un intero quartiere.

Costruiamo insieme la San Giovanni di Domani

Costruiamo insieme la San Giovanni di Domani

Ritengo doveroso, nei Vostri confronti, nei confronti dell’amico Antonio Vannini che mi ha preceduto nella carica di Segretario e di tutti gli amici delle Liste Civiche che hanno voluto con forza la mia elezione in questo ruolo esprimere il mio più sincero ringraziamento. Lavorare per il bene comune e per costruire un nuovo e diverso futuro amministrativo per la nostra straordinaria Città è per me un onore.

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