Continua anche a San Giovanni Valdarno la campagna di raccolta firme per l’istituzione di un referendum consultivo volto a rivedere l’assetto organizzativo del Sistema Sanitario Regionale toscano. Domani gazebo in piazza Cavour.
San Giovanni Valdarno – Dopo l’ottima risposta dei cittadini nel primo appuntamento di sabato scorso, le Liste Civiche Sangiovannesi, insieme alla Consigliera Provinciale di Patto Civico Intra Tevere et Arno Marta Mancianti e al Comitato Vittime di Podere Rota, saranno nuovamente presenti in Piazza Cavour domani, sabato 8 marzo, dalle 10 alle 13. Tutti i cittadini interessati sono invitati a partecipare, muniti di un documento di identità che ne attesti la residenza nella Provincia di Arezzo.
La grande affluenza registrata sabato scorso dimostra quanto la sanità pubblica sia un tema centrale per la nostra comunità. Nonostante alcune classifiche recentemente pubblicizzate sulla stampa collochino le strutture sanitarie della Provincia – in particolare l’Ospedale di Arezzo – tra i migliori d’Italia, la percezione reale dei cittadini racconta ben altra storia.
Le criticità più segnalate riguardano la mancanza di personale a tutti i livelli, che inficia la qualità e la rapidità del servizio; il depotenziamento dei servizi sanitari locali e i lunghi tempi di attesa per prestazioni e risposte.
Si tratta di temi che, al di là di brillanti statistiche e ottimi numeri, si traducono in disagi concreti per i cittadini e proprio per questo, con questo referendum, vogliamo portare la Regione Toscana e la politica tutta a riflettere.
É necessario uscire dai Consigli di Amministrazione e confrontarsi con una realtà che non vede più la Toscana quale modello sanitario per tutta Italia: la politica abbia il coraggio di lasciare da parte l’aziendalismo e di recuperare uno sguardo umano, concreto sulla realtà. Anche a costo di tornare indietro.
Naldini: “Le Aslone hanno finito per indebolire la sanità Valdarnese. I Sindaci devono tornare protagonisti della politica sanitaria regionale.”
Le Liste Civiche Sangiovannesi sosterranno il referendum promosso dal Comitato Regionale per la Sanità Pubblica, al fine di “rivedere l’attuale assetto istituzionale e organizzativo del SSR incentrato in 3 Ausl di area vasta (come previsto dalla legge 84/2015 ‘Riordino dell’assetto istituzionale e organizzativo del SSR. Modifiche alla legge 40/2005’), con il ripristino delle preesistenti 12 Ausl o comunque con una maggiore diffusione della Ausl sul territorio“.
Lo scopo è quello di invitare il Consiglio Regionale a riflettere sulla materia; lo strumento scelto quello del referendum, per il quale altrettanti comitati si stanno già organizzando sul territorio toscano in vista della raccolta firme.
Un referendum con cui si vuole restituire ai cittadini la possibilità di esprimersi democraticamente e mettere in discussione una riforma che 10 anni fa contestammo fortemente, portando avanti già allora la proposta di un referendum abrogativo.
Proprio a tal fine le Liste Civiche Sangiovannesi aderiranno, il prossimo 20 febbraio, all’incontro che si terrà a Firenze presso la sala degli affreschi del Consiglio Regionale. Incontro che sarà aperto a tutte le associazioni, i comitati, le organizzazioni politiche e le sigle sindacali.
“Sono passati 10 anni – commenta Catia Naldini, portavoce delle Liste Civiche Sangiovannesi – da quando manifestammo sotto il portone chiuso del Consiglio Regionale. Rimanemmo fino a tardi mentre la legge era in discussione, in attesa di essere ascoltati almeno dal nostro attuale Sindaco Valentina Vadi (già segretaria del Partito Democratico locale, all’epoca Consigliere Regionale), la quale non ci pensò su due volte a sostenere una legge regionale stilata e approvata in direttissima, senza un approfondito dibattito, pur reclamato da tante forze politiche e altrettanti cittadini.“
“A fronte dei sempre maggiori disagi lamentati dai cittadini e della sempre più evidente fuga verso il settore privato, vogliamo che il Consiglio Regionale rifletta sull’opportunità di tornare indietro.Siamo convinti che l’istituzione delle aree vaste abbia fortemente danneggiato la sanità toscana, a danno dei cittadini e dei loro rappresentanti. I territori devono essere coinvolti nel dibattito perchè chi meglio dei Sindaci conosce bisogni ed esigenze della propria comunità? E proprio in nome di quel principio di efficienza gestionale che ha animato questa fallimentare riforma, oggi più che mai i Sindaci devono tornare al centro della politica sanitaria regionale.“
“Profetiche furono allora le parole pronunciate dal nostro Capogruppo in Consiglio Comunale Francesco Carbini: ‘Le aree vaste finiranno per indebolire la sanità Valdarnese e il potere decisionale locale, riducendo se non estromettendo del tutto le possibilità di influenza dei Sindaci, delle Istituzioni e delle comunità locali. Non c’è da fidarsi delle promesse e degli atti formali della Regione Toscana. Speriamo che un giorno qualcuno non debba pentirsi.’“
“Quel giorno è arrivato: è oramai sotto gli occhi di tutti in quale misura il servizio pubblico sanitario regionale sia peggiorato. La Legge Regionale che ha imposto le Aree vaste ha fallito ed è giunto il tempo di verificarne l’attuazione attraverso un referendum consultivo che darà a tutti i cittadini la possibilità di esprimersi democraticamente.Invitiamo pertanto tutti i cittadini, le associazioni, i comitati e le forze politiche ad unirsi a noi nell’organizzazione di punti di raccolta firme a sostegno del referendum anche a San Giovanni Valdarno.“
La prevista costruzione della terza corsia nel tratto Incisa-Valdarno della A1 è sicuramente un’opera di grande importanza, destinata a rendere più fluido e sicuro lo scorrimento dei veicoli in un tratto già caratterizzato da notevoli volumi di traffico.
Intanto, come da noi richiesto già dal 2018 e ottenendo almeno la passerella ciclopedonale al Ponte Ipazia d’Alessandria (opera che sarà la più cospicua dei prossimi anni grazie alla nostra proposta), nel tratto che riguarderà il territorio del Comune di San Giovanni Valdarno, chiediamo:
la ricontrattazione delle opere compensative al fine di ottenere barriere fonoassorbenti con pannelli fotovoltaici che garantirebbero risorse finanziarie ingenti per le casse comunali;
il pedaggio ridotto per i residenti del Comune di San Giovanni Valdarno che utilizzano quotidianamente il tratto autostradale per motivi di lavoro, fino a completamento dell’opera;
la totale riasfaltatura delle maggiori strade cittadine;
un nuovo casello “Valdarno Nord” che permetta il collegamento con l’area industriale di S.Andrea e di Bomba nel Comune di Cavriglia, oltrechè al nuovo Parco dello Sport (il più grande in Europa), che sorgerà nei prossimi anni;
il terzo ponte sull’Arno all’altezza della torre piezometrica Enel, così da collegare la nuova strada regionale in riva destra alle zone industriali di San Giovanni Valdarno e Cavriglia;
il ristoro economico alla Città di San Giovanni Valdarno per il cantiere che riguarderà il proprio territorio;
la creazione di un attraversamento ciclopedonale per i cittadini della Badiola e di Santa Maria verso San Giovanni Valdarno, quotidianamente in pericolo al sottopassaggio autostradale.
In squadra anche la Consigliera Provinciale Mancianti e i Consiglieri Comunali Michele Gentili, Luca Zeffiri e Valentina Sileno
Arezzo, Sabato 28 dicembre – Patto Civico Intra Tevere et Arno annuncia la nascita di un nuovo coordinamento territoriale con l’obiettivo di promuovere incontri sui temi di interesse dell’Amministrazione Provinciale e di rafforzare ulteriormente una rete civica già ampiamente consolidata su tutto il territorio provinciale.
La recente iniziativa del 30 novembre scorso a San Giovanni Valdarno ha dimostrato chiaramente l’efficacia e il valore della collaborazione civica e ha sottolineato la necessità di un’organizzazione strutturata per affrontare le sfide amministrative.
Francesco Carbini, Sangiovannese già attivo nel progetto negli ultimi due anni, è stato scelto per coordinare i lavori del nuovo coordinamento. Sarà affiancato dalla Consigliera provinciale, nonchè Consigliera comunale di Bibbiena, Marta Mancianti e dai consiglieri comunali Michele Gentili, Luca Zeffiri e Valentina Sileno, eletti rispettivamente nei comuni di Sansepolcro, Civitella e Arezzo.
Il coordinamento rappresenta un passo fondamentale per dare maggiore impulso alle iniziative civiche e per garantire un dialogo continuo e costruttivo con le comunità locali.
Patto Civico Intra Tevere et Arno ribadisce il proprio impegno per un’amministrazione partecipata, inclusiva e orientata alla crescita del territorio, invitando i cittadini a prendere parte alle future attività promosse dal coordinamento.