Catia Naldini e Antonio Vannini sono i portavoce del nuovo corso delle Liste Civiche Sangiovannesi

Catia Naldini e Antonio Vannini sono i portavoce del nuovo corso delle Liste Civiche Sangiovannesi

San Giovanni Valdarno – Venerdì 20 dicembre, in occasione del brindisi augurale delle Liste Civiche Sangiovannesi – che quest’anno festeggiano 16 anni di attività al servizio della comunità Sangiovannese -, sono state ufficializzate le nomine a Portavoce di Catia Naldini e Antonio Vannini.

La nomina delle due personalità non certo nuove alla politica Sangiovannese segna di fatto un nuovo corso per il gruppo che da 16 anni rappresenta il Civismo nella città del Masaccio.

É importante essere sinceri con la cittadinanza, senza lasciare spazio ad ambiguità. – ha spiegato Catia Naldini durante l’incontro – Il gruppo consiliare costituitosi alla vigilia del risultato elettorale e composto da ben cinque consiglieri, eletti primariamente grazie al lavoro e al sostegno elettorale di tutte le Liste Civiche, ha preso in totale autonomia e senza possibilità di confronto interno, la decisione di costituirsi come ‘San Giovanni Civica’.

Senza entrare nel merito e tantomeno nel metodo, per un dovere di chiarezza nei confronti dei tanti cittadini ed elettori che come me hanno appoggiato e creduto nella candidatura di Lisa Vannelli, chiariamo dunque che l’annuncio del Capogruppo avvenuto nel corso del Consiglio Comunale dello scorso 29 ottobre, non è semplicemente un cambio di nome bensì sancisce l’uscita del suddetto gruppo dalle Liste Civiche Sangiovannesi.

Noi ci siamo e continueremo a portare avanti quel percorso civico che per 16 anni ci ha visto protagonisti della vita politica e dei problemi pulsanti di San Giovanni ma è bene ribadirlo: siamo due entità distinte“, conclude Naldini.

Vicenda Marconi: Le liste civiche sangiovannesi chiedono una commissione consiliare alla presenza del presidente Polcri

Vicenda Marconi: Le liste civiche sangiovannesi chiedono una commissione consiliare alla presenza del presidente Polcri

In merito al distaccamento dell’intonaco del plesso scolastico Marconi di San Giovanni che si è verificato nella mattinata di ieri chiediamo una nuova e immediata convocazione della Commissione consiliare competente, aperta a Dirigenti e Consiglio d’Istituto del plesso Marconi, alla quale pretendere la presenza del Presidente della Provincia. Il Sindaco Vadi tiri fuori la testa da sotto la sabbia e sappia trovare il modo di pretendere chiarezza e certezza.

Quando abbiamo posto sul tavolo la relazione tecnica della Provincia abbiamo, nel silenzio totale delle Istituzioni Comunali e Provinciali, evidenziato che la relazione spingeva a prendere in considerazione le condizioni generali della scuola. Siamo stati accusati, dal capogruppo del Partito Democratico sangiovannese Alberto Marziali e dal consigliere provinciale Morbidelli, di procurare allarme e che le nostre dichiarazioni potevano essere addirittura perseguibili penalmente. Adesso questo nuovo episodio. È una vergogna, e le responsabilità sono più che chiare ed evidenti.

Un consiglio comunale straordinario davanti ai cancelli della ABB. La proposta delle Liste Civiche Sangiovannesi

Un consiglio comunale straordinario davanti ai cancelli della ABB. La proposta delle Liste Civiche Sangiovannesi

La proposta è stata lanciata nelle ultime ore. Un consiglio comunale straordinario da tenere a breve davanti ai cancelli della ABB di San Giovanni Valdarno, al centro di una vertenza che vede coinvolte alcune centinaia di persone. La richiesta arriva dalle liste civiche sangiovannesi,  ed è stata formulata alla presidente del consiglio comunale.

“Ad oggi non sono ancora pervenute nè dal Sindaco, nè dal gruppo consiliare, nè tantomeno dalla Segreteria del Partito Democratico smentite ufficiali alle parole del capogruppo del Pd Alberto Marziali sulla crisi occupazionale alla ABB – hanno spiegato i civici – L’apertura di un tavolo istituzionale, come da noi proposto, è un dovere fondamentale da parte del Sindaco, a garanzia dell’intera comunità. Dobbiamo quindi intendere che la posizione ufficiale del Pd sia quella espressa da Marziali, ovvero di rinuncia al fondamentale ruolo d’imparzialità e di tutela della comunità delle istituzioni? Istituzioni che, a quanto emerge dalle parole dello stesso capogruppo, scelgono di farsi garanti della proprietà dell’azienda piuttosto che della tutela dell’occupazione, in barba ai diritti dei lavoratori ed in nome di non meglio specificati “rapporti personali” con i dirigenti aziendali”.

A detta del gruppo di minoranza, una crisi come quella che sta vivendo l’ABB deve vedere le istituzioni giocare un ruolo primario e in totale trasparenza. “Chiediamo quindi al sindaco Valentina Vadi e al Partito Democratico di chiarire la natura dei loro rapporti con la multinazionale. O Dobbiamo pensare che questi rapporti siano così “segreti” da non poter essere sottoposti all’autorità di una commissione consiliare?” – si sono chieste le Liste Civiche Sangiovannesi, che hanno ribadito un concetto: “Davanti ad una situazione straordinaria come quella che sta vivendo la ABB, si deve rispondere con strumenti straordinari. Chiediamo pertanto al presidente del consiglio comunale la convocazione urgente di un parlamentino aperto da tenere davanti ai cancelli della fabbrica nel quale fare finalmente chiarezza su questa vicenda”.

ABB, Liste Civiche: “Ciò che accade in questa importante azienda deve svolgersi alla luce del sole”

ABB, Liste Civiche: “Ciò che accade in questa importante azienda deve svolgersi alla luce del sole”

ABB: dopo aver depositato nei giorni scorsi una mozione con la quale si chiede la convocazione di un tavolo istituzionale, il gruppo Liste civiche sangiovannesi interviene di nuovo sulla crisi aziendale dello stabilimento di San Giovanni e sulla comunicazione da parte del capogruppo del Pd.

“L’abbiamo fatto adempiendo al mandato che i cittadini ci hanno conferito permettendoci di essere i loro rappresentanti in Consiglio comunale, rivolgendo ogni sforzo possibile verso la salvaguardia dell’occupazione, che era un punto del nostro programma elettorale. La mozione è stata quindi inoltrata, per trasparenza e conoscenza, anche alle sigle sindacali. È poi pervenuta al nostro capogruppo, Daniele Marzi, nonchè a tutti i capigruppo, una comunicazione scritta da parte del capogruppo del Partito Democratico, Alberto Marziali, la quale recita testualmente:

‘Credo sia importante valutare anche la delicatezza dei rapporti tra il Sindaco e alcuni dirigenti aziendali o sindacali oppure anche i nostri stessi rapporti con singoli dirigenti o persone informate, sviluppati nel corso del tempo. Questi rapporti si basano su un dialogo informale, sincero e aperto, che potrebbe subire delle ripercussioni se nascesse il sospetto che certe informazioni possano finire sopra un tavolo pubblico (come una commissione).’ Sono parole che riteniamo di una gravità inaudita”.

“Ciò perchè l’unico faro che dovrebbe guidare le azioni degli Amministratori pubblici, così come quello di tutti i rappresentanti dei cittadini, dovrebbe essere quello di mettere in essere le migliori condizioni atte a favorire il benessere della comunità, difendendo il diritto al lavoro, i lavoratori e le loro famiglie. Tutto questo in totale, assoluta, trasparenza nei confronti del Consiglio quale suprema Istituzione pubblica della città e della cittadinanza quale conferitrice del mandato in virtù del quale anche il capogruppo Marziali ricopre una carica. Non è accettabile derubricare quanto accade in ABB a una questione da risolversi con l’approccio del ‘Vogliamoci bene’, nè tantomeno con quello del ‘Non disturbare il manovratore perchè ci sta parlando il Sindaco in via informale.’”

“Ciò che accade in una importante azienda come ABB, il destino delle famiglie dei lavoratori coinvolti e, ancora oltre, il destino di un pezzo della nostra comunità, deve svolgersi alla luce del sole. Il tempo dei segreti di palazzo e delle congreghe private deve finire. Così come deve finire il tempo delle segrete stanze e della gestione personalistica dell’imprenditoria locale da parte di una sinistra che si riempie la bocca di ‘lavoro’ per poi chiedere silenzio stampa quando a non dormire la notte sono i lavoratori in bilico. L’intera comunità merita di essere messa al corrente dei movimenti cui allude Marziali. Oppure il capogruppo PD ha paura di disturbare i ‘padroni del vapore’? Ebbene, noi no!”.

Il gruppo Liste Civiche Sangiovannesi conclude: “Invitiamo pertanto il capogruppo Marziali a rendere pubblico il resto della sua lettera ed il perché noi dovremmo non richiedere una Commissione. Se si vuole affossare la nostra Mozione, lo si faccia pubblicamente e nelle sedi appropriate. E se ne dia opportuna spiegazione alla città. Ci chiediamo infine se il Sindaco, i lavoratori e le sigle sindacali siano state messe a conoscenza di queste ‘considerazioni’, come le chiama Marziali”.

IP Marconi. Le Liste Civiche attaccano Vadi: “Se c’è batta un colpo”

IP Marconi. Le Liste Civiche attaccano Vadi: “Se c’è batta un colpo”

“Gli indirizzi Moda ed Estetisti dell’IP Marconi hanno trovato “casa” a Montevarchi grazie al sollecito interesse dei dirigenti e del Sindaco di Montevarchi ed alla disponibilità della Parrocchia. Auguriamoci da sangiovannesi che lo spostamento sia temporaneo e che col tempo le classi ritrovino la via di San Giovanni…”.

Lo hanno detto le liste civiche, a poche ore dall’incontro che il sindaco Chiassai Martini ha avuto con gli studenti al centro pastorale Guido Guerra, nuova location. I ragazzi, come noto, sono costretti a fare i conti con l’inagibilità del loro plesso. “E’ ancora incerto invece il destino dei ragazzi degli indirizzi meccanici ed elettrici, per i quali si sono aperte le porte della Didattica a Distanza”, hanno aggiunto i civici, che hanno poi attaccato Pd e giunta.

“Che a San Giovanni fossimo in mano a dei grigi ed incapaci burocrati di partito lo avevamo capito ormai da tempo. – hanno detto – A volte pare che i nostri amministratori riescano a muoversi con solerzia solo se ci sono degli interessi di parte da difendere, mentre se c’è da darsi da fare per risolvere i problemi dei cittadini sembrano colti da paresi. E quanto sta accadendo agli studenti dell’IP Marconi, per colpa anche della grave inattività della nostra amministrazione comunale, sta rasentando l’assurdo. Capiamo bene che le liste civiche siano “estremiste ed ansiogene”, come ci ha apostrofato un comunicato del Centrosinistra per San Giovanni, ma qui siamo alla sedazione volontaria della capacità amministrativa!! Basta con questa negligenza, sveglia Sindaco Vadi!”

Scuole a rischio, le Liste Civiche sangiovannesi chiedono a Comune e Provincia di chiarire la situazione

Scuole a rischio, le Liste Civiche sangiovannesi chiedono a Comune e Provincia di chiarire la situazione

Le Liste Civiche Sangiovannesi intervengono sul recente crollo del controsoffitto alle scuole Marconi, definendo poco rassicuranti sia il silenzio dell’amministrazione comunale, sia quello che è stato definito il “vago” comunicato dell’ente provinciale. Dopo aver manifestato piena solidarietà agli studenti, alle loro famiglie e a tutto il personale docente e scolastico, i civici sono a fianco dei ragazzi: “Hanno fatto bene a far sentire la loro voce ed a pretendere che sia fatto tutto quanto necessario per la sicurezza. – ha spiegato il gruppo di minoranza – E ci sembra il minimo chiedere chiarezza a Provincia di Arezzo e Comune di San Giovanni sullo stato degli istituti scolastici cittadini. Questo evento sottolinea una volta di più la necessità di una revisione approfondita dello stato di salute di tutti i plessi nella nostra comunità, siano essi di competenza comunale o provinciale. Siamo sicuri che in caso di terremoto possiamo dormire sonni tranquilli?”

Le Liste Civiche chiederanno quindi alla giunta Vadi un controllo immediato e trasparente sullo stato generale di tutti gli edifici che ricadono sotto la sua competenza, adottando le misure necessarie per garantire la loro sicurezza, dandone informazione a cittadini e studenti. “È inoltre fondamentale che il Comune agisca prontamente sollecitando la Provincia per l’istituto Marconi, per garantire il ripristino dello stato dei locali scolastici in tempi certi nonchè per assicurare che simili incidenti non si ripetano in futuro. La salvaguardia degli studenti è importante perchè i nostri ragazzi sono il nostro futuro – hanno aggiunto i civici – I silenzi e le vaghe informazioni pervenute a mezzo stampa non sono assolutamente sufficienti. Per questo motivo depositeremo, sia in Consiglio Comunale sia in Consiglio Provinciale, una interrogazione che chiederà puntualmente delucidazioni in merito”.

Le Liste Civiche chiedono un’altra commissione d’inchiesta. Questa volta sul Teatro Bucci

Le Liste Civiche chiedono un’altra commissione d’inchiesta. Questa volta sul Teatro Bucci

Dopo il caso della palestra che dovrebbe sorgere a nord della città, le Liste Civiche Sangiovannesi chiedono una commissione d’inchiesta anche sull’ex teatro Bucci, parlando di “sprechi” e di progetti al ribasso. ” Dilapidando nel calderone altri tre milioni di euro del PNRR, augurandoci di non avere brutte sorprese, l’amministrazione comunale intende portare a conclusione i lavori dell’ex cinema – hanno sottolineato i civici – Sia chiaro, far sì che la città torni ad avere un teatro di livello è un elemento al quale nessuno si può sottrarre, ma non è questo il punto. L’utilizzo di milioni e milioni di euro per arrivare ad aprire una struttura che sarà dimezzata rispetto al progetto iniziale, apre dubbi più che giustificati su quello che sarà la sua attrattiva e pone seri interrogativi su chi ha svolto le attività progettuali e su chi doveva vigilare e sovraintendere”.

“Vogliamo creare l’ennesimo, costoso, scatolone vuoto in stile Palomar? Con eventi ad hoc per garantire lo stipendio alle solite associazioni o attività degli amici degli amici? – Si è chiesto il gruppo di opposizione – A quanto ammonteranno poi le spese di gestione annuali quando si inizierà ad utilizzarlo ? Due conti qualcuno li avrà fatti? Questo tipo di interventi necessiterebbero di veri e propri piani di sviluppo per evitare che si traducano in ulteriori, giganteschi, buchi di bilancio. Temiamo che l’amministrazione si stia facendo guidare da una spiccata frenesia da campagna elettorale e che tutto sia lecito pur di guadagnare un po’ di visibilità. Anche a rischio di infilare il futuro del bilancio cittadino in un vicolo cieco”.

“Per pianificare il futuro di una struttura come l’ex Bucci – ha aggiunto il movimento civico – dovremmo prima partire dal chiarire le responsabilità per i suoi lunghi anni di chiusura e su come le risorse siano state fino ad oggi impiegate. Per fare chiarezza occorre quindi una commissione speciale d’inchiesta, prevista dal regolamento del consiglio comunale, che permetta di fare luce sul passato più o meno recente, accertare eventuali responsabilità progettuali e mancanza di controllo da parte di chi avrebbe dovuto. Chissà se la Giunta Pd a guida Valentina Vadi avrà il coraggio della verità”.

Sulla palestra a nord della città le Liste Civiche Sangiovannesi chiedono una commissione d’inchiesta

Sulla palestra a nord della città le Liste Civiche Sangiovannesi chiedono una commissione d’inchiesta

Nel corso dell’ultimo consiglio comunale di San Giovanni l’assessore ai lavori pubblici Francesco Pellegrini ha fatto il punto della situazione sulla palestra che dovrebbe sorgere nell’area a nord della città.

“Dopo mesi di risposte evasive e di scuse, finalmente l’amministrazione comunale esce allo scoperto: la struttura sportiva non si farà prima del 2026 – hanno tuonato le liste civiche – In barba alle affermazioni del sindaco Vadi che poche settimane fa gridava stizzita: “L’importante è farla entro il 2025! Ora emerge, come dichiarato anche dall’assessore Pellegrini, che sarà necessaria una nuova convenzione con la Provincia, l’ennesima”.

Come hanno sottolineato i civici, i termini per la sua costruzione adesso slittano al 2026. “Venti anni dopo la stipula della prima convenzione che metteva a disposizione più di 500.000 euro al Comune di San Giovanni. Soldi dei quali si sono perse le tracce! Un importo che, qualora esista sempre, peraltro non sarà minimamente sufficiente a coprire le spese di costruzione.

Adesso basta! Abbiamo il diritto (insieme a tutti i sangiovannesi) di conoscere le vere motivazioni di questi ritardi e di tutti questi balletti davvero imbarazzanti. Questo è ormai un caso da Corte dei Conti, altroché! Per questo – ha annunciato la minoranza – ripresenteremo una richiesta per una commissione speciale di inchiesta che possa finalmente fare chiarezza su questo scandalo amministrativo. Ci auguriamo che la maggioranza Pd non voglia ancora una volta nascondersi, piuttosto che rendersi disponibile alla ricerca della verità”.

Al cimitero del capoluogo condizioni ben oltre il limite del decoro

Al cimitero del capoluogo condizioni ben oltre il limite del decoro

Riflettori puntati sul cimitero del capoluogo. Le Liste Civiche Sagiovannesi, a seguito di una serie di sopralluoghi effettuati da membri del gruppo consiliare, hanno presentato un’interrogazione alla giunta Vadi. I civici si sono mossi dopo alcune
segnalazioni ricevute dai cittadini. “Segnalazioni – hanno spiegato – che sono risultate più che giustificate e riflettono a volte condizioni ben oltre il limite del decoro”.


Il movimento civico ha evidenziato incuria e ritardi nella cura del verde e  problematiche strutturali, di sicurezza e di decoro che necessitano di interventi manutentivi ordinari e straordinari assolutamente urgenti.

“In particolare, si fa riferimento a parti dei circuiti elettrici a vista e con fili scoperti, presenza di notevoli quantità di guano nei pavimenti; loculi aperti (alcuni utilizzati come magazzini di materiale edile), transenne, parti di ponteggi e materiale edile di fatto abbondonati; vistose perdite pluviali nei soffitti dove lo stato del cemento armato evidenza criticità notevoli; la presenza di un nido di calabroni mai rimosso e parti crollate di un soffitto con ancora i residui a terra. E ancora – hanno aggiunto – pluviali danneggiati, livelli generali di pulizia degli ambienti inadeguati, oltre a altre criticità che portano ad un quadro complessivo non degno di un luogo di commiato come il cimitero comunale”.


I civici hanno poi riportato ulteriori segnalazioni in merito allo stato del manto stradale che porta al camposanto, dove si registra una notevole usura del manto stesso e la presenza di innumerevoli buche e avvallamenti che rendono il transito veicolare non sicuro, soprattutto in caso di pioggia.

Alla luce di questo hanno chiesto al sindaco Vadi se è stata fatta un’analisi delle varie problematiche, in che maniera vengono raccolte e gestite le segnalazioni di cittadini riguardo al camposanto, se esiste un piano di manutenzioni ordinarie e straordinarie, l’eventuale finanziamento e se c’è un cronoprogramma dettagliato degli interventi. Le liste civiche hanno poi chiesto se esiste un rendiconto dei lavori fatti negli ultimi 48 mesi al cimitero comunale e quando sarà effettuata la manutenzione definitiva dei manti stradali che collegano il cimitero alle altre parti della città.

Le Liste Civiche attaccano il PD: “l’intero territorio soffre degrado”

Le Liste Civiche attaccano il PD: “l’intero territorio soffre degrado”

Le Liste Civiche Sangiovannesi, tramite una nota stampa, hanno denunciato lo stato di degrado all’interno del territorio comunale, dal Ponte alle Forche fino alla Badiola, dai Lungarni al Centro Storico: “Il degrado – affermano – non è più sporadico e limitato a certe zone della città”.

“L’incuria, che sembra essere la cifra qualificante del mandato amministrativo della giunta Vadi, ormai è tristemente un “patrimonio” della nostra città. Le molte segnalazioni che ci giungono da ogni parte della città tracciano un quadro chiaro, chiaro e desolante: il PD ha fatto di San Giovanni la città del degrado.

L’incapacità di questa giunta nel programmare interventi qualificati di manutenzione ordinaria, dalle strade ai giardini, dai chiassi del Centro Storico fino ad arrivare al Cimitero Comunale è ormai sotto gli occhi di tutti, anche di chi, come un disco rotto, continua a ripeterci che tutto va bene.

La situazione è ancor più grave se pensiamo che alcune zone hanno visto anche interventi di riqualificazione (pensiamo ad esempio al progetto di rigenerazione urbana al Ponte alle Forche) con una cospicua spesa in arredi urbani ormai del tutto inutilizzabili od ammalorati.

Non possiamo permettere che la città si abitui al peggio, e chiediamo che vengano programmati provvedimenti per ripristinare livelli accettabili di decoro urbano. Quanto fatto fino ad oggi non è assolutamente sufficiente, non dobbiamo rassegnarci al peggio, dobbiamo invece reagire per permettere alla città di ritrovare se stessa e non continuare a piegarsi in una spirale di declino e di degrado”.