Al cimitero del capoluogo condizioni ben oltre il limite del decoro

Al cimitero del capoluogo condizioni ben oltre il limite del decoro

Riflettori puntati sul cimitero del capoluogo. Le Liste Civiche Sagiovannesi, a seguito di una serie di sopralluoghi effettuati da membri del gruppo consiliare, hanno presentato un’interrogazione alla giunta Vadi. I civici si sono mossi dopo alcune
segnalazioni ricevute dai cittadini. “Segnalazioni – hanno spiegato – che sono risultate più che giustificate e riflettono a volte condizioni ben oltre il limite del decoro”.


Il movimento civico ha evidenziato incuria e ritardi nella cura del verde e  problematiche strutturali, di sicurezza e di decoro che necessitano di interventi manutentivi ordinari e straordinari assolutamente urgenti.

“In particolare, si fa riferimento a parti dei circuiti elettrici a vista e con fili scoperti, presenza di notevoli quantità di guano nei pavimenti; loculi aperti (alcuni utilizzati come magazzini di materiale edile), transenne, parti di ponteggi e materiale edile di fatto abbondonati; vistose perdite pluviali nei soffitti dove lo stato del cemento armato evidenza criticità notevoli; la presenza di un nido di calabroni mai rimosso e parti crollate di un soffitto con ancora i residui a terra. E ancora – hanno aggiunto – pluviali danneggiati, livelli generali di pulizia degli ambienti inadeguati, oltre a altre criticità che portano ad un quadro complessivo non degno di un luogo di commiato come il cimitero comunale”.


I civici hanno poi riportato ulteriori segnalazioni in merito allo stato del manto stradale che porta al camposanto, dove si registra una notevole usura del manto stesso e la presenza di innumerevoli buche e avvallamenti che rendono il transito veicolare non sicuro, soprattutto in caso di pioggia.

Alla luce di questo hanno chiesto al sindaco Vadi se è stata fatta un’analisi delle varie problematiche, in che maniera vengono raccolte e gestite le segnalazioni di cittadini riguardo al camposanto, se esiste un piano di manutenzioni ordinarie e straordinarie, l’eventuale finanziamento e se c’è un cronoprogramma dettagliato degli interventi. Le liste civiche hanno poi chiesto se esiste un rendiconto dei lavori fatti negli ultimi 48 mesi al cimitero comunale e quando sarà effettuata la manutenzione definitiva dei manti stradali che collegano il cimitero alle altre parti della città.

Le Liste Civiche attaccano il PD: “l’intero territorio soffre degrado”

Le Liste Civiche attaccano il PD: “l’intero territorio soffre degrado”

Le Liste Civiche Sangiovannesi, tramite una nota stampa, hanno denunciato lo stato di degrado all’interno del territorio comunale, dal Ponte alle Forche fino alla Badiola, dai Lungarni al Centro Storico: “Il degrado – affermano – non è più sporadico e limitato a certe zone della città”.

“L’incuria, che sembra essere la cifra qualificante del mandato amministrativo della giunta Vadi, ormai è tristemente un “patrimonio” della nostra città. Le molte segnalazioni che ci giungono da ogni parte della città tracciano un quadro chiaro, chiaro e desolante: il PD ha fatto di San Giovanni la città del degrado.

L’incapacità di questa giunta nel programmare interventi qualificati di manutenzione ordinaria, dalle strade ai giardini, dai chiassi del Centro Storico fino ad arrivare al Cimitero Comunale è ormai sotto gli occhi di tutti, anche di chi, come un disco rotto, continua a ripeterci che tutto va bene.

La situazione è ancor più grave se pensiamo che alcune zone hanno visto anche interventi di riqualificazione (pensiamo ad esempio al progetto di rigenerazione urbana al Ponte alle Forche) con una cospicua spesa in arredi urbani ormai del tutto inutilizzabili od ammalorati.

Non possiamo permettere che la città si abitui al peggio, e chiediamo che vengano programmati provvedimenti per ripristinare livelli accettabili di decoro urbano. Quanto fatto fino ad oggi non è assolutamente sufficiente, non dobbiamo rassegnarci al peggio, dobbiamo invece reagire per permettere alla città di ritrovare se stessa e non continuare a piegarsi in una spirale di declino e di degrado”.

Podere Rota: le Liste Civiche Sangiovannesi chiedono al Pd un confronto pubblico

Podere Rota: le Liste Civiche Sangiovannesi chiedono al Pd un confronto pubblico

“Non abbiamo paura di difendere le nostre posizioni e per questo chiediamo al Partito Democratico ed alla giunta Sangiovannese un dibattito pubblico su Podere Rota”.

Le Liste Civiche Sangiovannesi tornano alla carica, proponendo un incontro, aperto alla cittadinanza, per parlare del futuro della discarica e del polo impiantistico di Terranuova. La loro convinzione è che gli investimenti a Casa Rota stiano andando avanti e portano, a corollario delle loro tesi, gli atti della Regione Toscana ed i progetti presentati “nel più totale silenzio del Partito che governa la città, la Provincia e la Regione, e più in generale di tante forze politiche, che spesso con il Pd si becchettano ma che altrettanto spesso con il Partito Democratico banchettano”. Riguardo alle polemica con la maggioranza sangiovannese, i civici hanno sottolineato che il comunicato del Pd di pochi giorni fa “è stato, segnato da un nervosismo e da una aggressività fuori dall’ordinario, con informazioni non corrette”.


“Dovremmo, per trasparenza nei confronti dei cittadini, fare chiarezza e per questo abbiamo preparato una cronologia con i riferimenti agli atti ed ai progetti presentati in questi anni. Veniamo accusati di mistificare la realtà e di spaventare la cittadinanza. Ma la cittadinanza ha il diritto di essere informata e noi abbiamo il dovere di non nasconderle niente – ha detto il gruppo di minoranza – Il quadro che emerge è del tutto evidente: c’è un gestore, Sei Toscana, una giunta regionale ed una amministrazione comunale (quella terranovese) che con insistenza, limitata solo dall’intervento della magistratura, cercano una via per continuare lo sfruttamento del sito di Podere Rota. E c’è una giunta, quella sangiovannese, ed un partito, quello Democratico – hanno aggiunto – che disciplinatamente si mette “in fila” allo sportello reclami aperto dal dipartimento ambiente ed energia della Regione Toscana, senza che una sola parola, una sola protesta, un solo atto politico ed istituzionale ed una sola richiesta netta e chiara di chiusura tombale del sito, di avvio della bonifica e di riconoscimento di un indennizzo alla nostra città. Dobbiamo poi sottolineare di nuovo che è solo in seguito all’intervento della magistratura che l’ampliamento è stato “per ora” scongiurato. Altro che inchiesta pubblica e diffide!”.


Le Liste Civiche hanno ricordato gli esposti presentati in tutti questi anni, la presa in carico delle segnalazioni quotidiane dei cittadini, e il coinvolgimento, per le problematiche emerse, di tutte le sedi istituzionali e politiche possibili fino ad arrivare al parlamento europeo. “Senza dimenticare – hanno sottolineato – il lavoro immane svolto dalla consigliera Catia Naldini e dal Comitato sostenuti dalle Liste Civiche, sia di San Giovanni che dei Comuni limitrofi. Questo rimane l’unico elemento di riscatto ed orgoglio per il nostro territorio. Perché il Pd sangiovannese, con il sindaco in testa, non ha mai fatto una sola richiesta politica ufficiale alla regione per la chiusura definitiva di Podere Rota? – Si sono chiesti i civici – La risposta temiamo sia sempre la solita: prima di tutto si obbedisce al partito ed ai suoi interessi, poi si pensa ai cittadini”.


“Il nostro territorio da quarant’anni è avvelenato e da quarant’anni a San Giovanni si respira il puzzo della discarica ma è chiaro che per il Pd la colpa è di chi ha sempre denunciato esponendosi anche in prima persona, non di chi ha permesso lo scempio nel più vergognoso silenzio – ha proseguito il gruppo di opposizione –  Il Pd Sangiovannese, mentre cerca con arroganza e nervosismo di screditare ogni nostra affermazione e operato, non si rende conto che così facendo, confondendo e mistificando la realtà, prende in giro tutti i cittadini. Intanto il sito di Podere Rota resta aperto e vengono approvati grandi investimenti ed abbiamo il dovere di informare correttamente i cittadini. Si vuol far calare il silenzio totale sugli investimenti a Podere Rota, almeno fino al giorno dopo le elezioni comunali del 2024. Noi non lo permetteremo”.

Piano triennale delle opere pubbliche, le Liste Civiche: “privo di prospettiva e incapace di creare vere opportunità di sviluppo”

Piano triennale delle opere pubbliche, le Liste Civiche: “privo di prospettiva e incapace di creare vere opportunità di sviluppo”

Hanno parlato di una quadro insufficiente, con uno spreco di risorse europee le liste civiche sangiovannesi, commentando il bilancio di previsione e il piano triennale delle opere pubbliche che è stato presentato dall’assessore Francesco Pellegrini durante l’ultimo consiglio comunale di San Giovanni Valdarno, che si è tenuto il 16 marzo scorso.

Aldilà degli inopportuni toni trionfalistici della maggioranza, peraltro presentando uno dei bilanci più “poveri” del Valdarno – hanno detto i civici – il provvedimento si regge quasi esclusivamente su progetti legati al PNRR e su ristori ambientali. E anche sui finanziamenti europei farà il minimo indispensabile, specie se confrontiamo gli interventi effettuati e progettati nei comuni limitrofi”.

Secondo la minoranza, i fondi del Piano Nazionale di ripresa e resilienza non sono stati sfruttati per consentire alla città una ripartenza ed uno sviluppo, ma per un piano di emergenza, in modo da continuare a bruciare risorse in quella che è stata definita “la fornace della incompetenza amministrativa del Partito Democratico”.

“Un esempio su tutti è lo sperpero di altri milioni di euro, dopo decenni di sprechi di denaro e risorse pubbliche, per il completamento del Teatro Bucci. Di fatto – hanno sottolineato i rappresentanti dell’opposizione – nessuna nuova opportunità per la comunità, ma solo una toppa per ciò che non è stato fatto nonostante ingenti spese già effettuate in 15 anni”.

Ci sono poi i ristori ambientali.

“Sarebbe stato curioso se a San Giovanni non fossero stati riconosciuti indennizzi per il passaggio della terza corsia autostradale o per le terre delle TAV – hanno aggiunto – Se si chiamano ristori vuol dire che ripagano un danno, ed il danno deve essere quindi indennizzato. È curioso invece che uno di questi ristori, cioè la passerella ciclopedonale sull’Arno legata al passaggio della terza corsia, di fatto realizza quanto richiesto da una petizione popolare di qualche anno fa, da noi organizzata e fortemente osteggiata dall’attuale Sindaco Vadi, allora consigliere regionale e segretario comunale del PD. Venivamo tacciati di populismo solo per avere avuto una chiara visione su un’opportunità di sviluppo per la nostra città”.

Le liste civiche sangiovannesi hanno poi affrontato il tema delle spese correnti: “La carenza di manutenzione ordinaria e lo stato di incuria al limite del degrado di molte zone della città sono la cartina di tornasole dell’incapacità di chi amministra la nostra città – hanno spiegato – Insomma, un bilancio privo di una prospettiva ed incapace di creare vere opportunità di sviluppo per la città. Senza dimenticare che nei prossimi anni torneranno i vincoli del patto di stabilità, che proprio in questi mesi è in discussione negli organismi economici dell’Unione Europea. Nel frattempo, i cantieri cittadini sono al palo, tra progetti mai avviati e cantieri fermi”.

“Quando si passa dagli slogan alla sostanza – hanno proseguito – questa amministrazione manifesta tutti i propri limiti e infatti la lista di opere ferme, incomplete o mai partite è ormai lunga: Il Teatro Bucci, il degrado dello Stadio “Virgilio Fedini”, le condizioni critiche dell’asfalto in molte zone della città, la precarietà dell’illuminazione pubblica, le risorse della Provincia ancora bloccate per la Palestra mai iniziata, lo stato di degrado degli istituti scolastici…..e potremmo andare avanti all’infinito”.

“La giunta municipale inizi a dare risposte concrete ai bisogni dei sangiovannesi, e la smetta di vivere arroccata dentro “Palomar”, impegnata in presentazioni di libri e di iniziative culturali autoreferenziali – hanno concluso i civici – Si sporchino le mani e ascoltino le esigenze dei cittadini , altrimenti la loro incapacità condannerà San Giovanni ad essere per i prossimi cinquant’anni la periferia desolata del Valdarno”.

Nessuno fa più manutenzione sulle strade?

Nessuno fa più manutenzione sulle strade?

“Se il Sindaco Vadi avesse fatto sistemare una strada ogni volta che ha tagliato nastri e presentato libri a Palomar avremmo l’asfalto degno di un circuito di formula uno”.

Le liste civiche sangiovannesi hanno chiamato in causa l’amministrazione comunale per le condizioni in cu versano alcune arterie cittadine, in primis via Spartaco Lavagnini. I civici hanno ricordato che il 7 marzo scorso la consigliera Naldini aveva presentato, dietro segnalazione di alcuni cittadini, una interrogazione in merito allo stato del manto stradale di via Lavagnini, segnalando che le ‘buche’ al passaggio continuo di alcuni mezzi pesanti provocavano, oltre al rumore, vibrazioni che facevano sobbalzare i residenti della zona e le loro abitazioni.

“Nella replica l’assessore Pellegrini, oltre a promettere interventi strutturali definitivi, si impegnò nel breve termine a piccoli interventi che avrebbero almeno mitigato i disagi richiamati dalla nostra interrogazione -ha detto il gruppo di minoranza – Ebbene, nelle ultime ore diverse segnalazioni ci confermano che i piccoli interventi provvisori promessi pubblicamente da Pellegrini non stati affatto realizzati ed i residenti ci hanno contattato nuovamente. Ci arrivano poi altre segnalazioni in ordine al manto stradale disastrato nelle strade che circondano il cimitero comunale. Invitiamo di nuovo l’amministrazione ad occuparsi della manutenzione ordinaria della città, sono inutili i grandi proclami se non ci si occupa dei disagi che quotidianamente i cittadini sono costretto a vivere”, hanno concluso le Liste Civiche.

“Viale Gramsci: intervento costoso e inutile”. L’attacco delle Liste Civiche Sangiovannesi

“Viale Gramsci: intervento costoso e inutile”. L’attacco delle Liste Civiche Sangiovannesi

E’ stato definito un intervento “costoso e inutile” quello legato alla riqualificazione di viale Gramsci a San Giovanni. L’intervento è partito ormai da qualche settimana, ma il gruppo di opposizione semina criticità, non prima di aver ricordato le principali problematiche di questa arteria, che presenta un traffico molto intenso in certi momenti della giornata, rendendo la strada una delle più pericolose della città. “Per anni abbiamo interrogato le amministrazioni targate Pd sulla necessità di mitigazione della velocità delle autovetture e sulla presenza maggiore della polizia municipale. Nel frattempo tantissimi incidenti , alcuni dei quali mortali”, ha spiegato il movimento civico, che è poi partito all’attacco sui lavori in corso.

“L’amministrazione ha utilizzato ben 800.000 euro provenienti dai ristori per le terre di scavo – ha spiegato la minoranza -. È curioso notare come si utilizzino questi soldi  in un intervento come quello di viale Gramsci e negli stessi mesi si accendano nuovi mutui, e quindi nuovo debito, per 1 milione di euro per le asfaltature parziali di alcune arterie cittadine. Non si capisce con che logica si programmino gli interventi e si diano le priorità. E soprattutto non si capisce quale sia la strategia dell’amministrazione in ordine alla mobilità cittadina”. Le liste civiche, a tal proposito, hanno ricordato il famoso piano urbano del traffico. “Fu bloccato dalla nostra ferma opposizione nella precedente consiliatura.

L’ attuale sindaco a quei tempi era la segretaria cittadina del Pd, adesso cosa ha intenzione di fare? – Si sono chiesti i civici –  Certo è che se in consiglio comunale qualcuno della maggioranza ha detto orgogliosamente che:”Andremo in bici incontro al futuro” qualche dubbio inizia a venire”.

Scuola del Doccio: quando finiranno i lavori esterni?

Scuola del Doccio: quando finiranno i lavori esterni?

Sono passati quasi 5 anni che il plesso del Doccio è più o meno inagibile. Un disservizio che oltre a colpire in maniera particolare il quartiere Oltrarno ha avuto ripercussioni anche su altri plessi cittadini, con la materna del Doccio spostata in un altro quartiere”. Questa mattina il consigliere delle liste civiche sangiovannesi è intervenuto in merito alla riqualificazione della scuola dell’Oltrarno, che deve essere ancora completata nella parte esterna.


Nonostante l’inaugurazione frettolosa dello scorso settembre, di certo spinta da esigenze elettorali, con una passerella completa di amministratori locali e regionali – hanno detto i civici – i bambini ed il corpo docente devono subire ancora disagi assolutamente inaccettabili. La quasi totalità dei giardini esterni sono ancora un cantiere aperto che rende di fatto impossibile una sufficiente attività didattica all’aperto di tutti i bambini presenti nel plesso.


Quale è lo stato attuale dei giardini e soprattutto quando è che il plesso sarà pienamente disponibile? La risposta che abbiano ricevuto dall’ assessore Pellegrini, che ha parlato di un nuovo cantiere con una nuova ditta, è la cartina di tornasole dell’incapacità della giunta Vadi di portare a termine qualsivoglia intervento nei tempi prestabiliti – ha concluso la minoranza – Sarà un caso, sarà sfortuna… Noi invece, come molti cittadini, pensiamo che siamo di fronte alla solita incapacità programmatica e di controllo dei lavoro pubblici dimostrata da chi in 5 anni non è riuscito ancora a ridare una scuola completa nella sue strutture ad un intero quartiere.

Podere Rota: con una volontà politica seria sarebbero bastati 5 minuti per chiudere la vicenda

Podere Rota: con una volontà politica seria sarebbero bastati 5 minuti per chiudere la vicenda

La chiusura del procedimento autorizzativo legato all’ampliamento della discarica di Terranuova Bracciolini continua a far parlare. A prendere posizione le Liste Civiche Sangiovannesi, che hanno sottolineato come questa decisione sia arrivata in ritardo.

”Se la volontà politica ci fosse stata, sarebbero bastati 5 minuti – ha spiegato il movimento civico – Ci sono voluti invece tre anni di teatrini, di procedure bizantine, di colpi di spugna della politica locale e regionale. Solo l’irruzione sulla scena della magistratura ha portato a decidere di chiudere il procedimento di richiesta di ampliamento. Inchiesta che, tra l’altro, parte anche dagli esposti presentati dai membri del Comitato le Vittime di Podere Rota. Al coraggio del comitato dobbiamo molto; in troppi lo dimenticano, noi non lo faremo”, hanno aggiunto i civici, che hanno poi voluto citare le parole degli esponenti regionali del Pd, con in testa il capogruppo Vincenzo Ceccarelli, in occasione del consiglio comunale aperto tenutosi in piazza Masaccio a San Giovanni nel luglio del 2021: “il dipartimento regionale energia ed ambiente è il solo “dominus” che può decidere in tema di discariche e rifiuti”.


“Questo affermarono pubblicamente, con buona pace di chi, come noi, crede che la politica determini scelte che ricadono su un territorio e non gli uffici tecnici – ha continuato l’opposizione – Così come disarmanti furono le dichiarazioni dell’assessore regionale all’ambiente Monni nei giorni successivi al consiglio comunale aperto quando, in occasione di una inaugurazione in Valdarno, parlò dell’eventuale mancato ampliamento di Podere Rota come di una occasione mancata. Lo stesso Assessore che ancora non ha presentato il piano regionale dei rifiuti, atteso ormai da anni, che potrebbe essere il documento con cui davvero scrivere la parola fine sulla piaga di Podere Rota.”


Non mancano critiche anche al Pd locale e al sindaco Valentina Vadi, accusati di “avere scientificamente evitato ogni forzatura verso gli organi politici regionali, preferendo prestarsi all’inutile teatrino dell’inchiesta pubblica sull’ampliamento”.


“Ed in questi giorni dobbiamo anche vedere che gli stessi politici del Pd fanno a gara a salire sul carro di una finta vittoria…Purtroppo ormai è tardi anche per le finte vittorie – hanno continuato le liste civiche sangiovannesi – il nostro territorio ha subito gravissime e irreversibili ripercussioni ambientali ed il Pd ne ha la piena responsabilità politica. Noi invece rimaniamo sull’unica proposta seria che possa chiudere almeno con dignità una piaga lunga 30 anni: chiudere subito tutto, iniziare la bonifica post mortem ed indennizzare San Giovanni Valdarno per quanto sofferto in questi 30 anni”.

Costruiamo insieme la San Giovanni di Domani

Costruiamo insieme la San Giovanni di Domani

Ritengo doveroso, nei Vostri confronti, nei confronti dell’amico Antonio Vannini che mi ha preceduto nella carica di Segretario e di tutti gli amici delle Liste Civiche che hanno voluto con forza la mia elezione in questo ruolo esprimere il mio più sincero ringraziamento. Lavorare per il bene comune e per costruire un nuovo e diverso futuro amministrativo per la nostra straordinaria Città è per me un onore.

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